Fate/Stay Night No Sekai

Katakana

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view post Posted on 28/4/2009, 10:22     +1   -1
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Katakana



State attenti a non confondere queste due coppie di caratteri!



Per rendervi un'idea, la professoressa ci ha insegnati a scriverli più o meno così:



(anche se, a dire il vero, lei fa la shi quasi orizzontale)

Le varie regole degli hiragana, valgono tutte per i katakana, compresi i suoni con i nigori e i maru e i suoni contratti. Le doppie si formano sempre con una tsu piccolina prima della consonante da raddoppiare, a eccezione della n che si raddoppia con la n.

Come usare il katakana per trascrivere le parole straniere

Come ho già detto, il katakana è il sistema di scrittura usato per trascrivere le parole proveninti da lingue straniere e quindi pure i nomi di persona.
Per trascrivere i nomi, in teoria basta combinare le varie sillabe del katakana in modo da formare le varie parole. Il problema è che ci sono vari suoni che in giapponese non esistono.
In questa parte, i - servono a indicare la divisione in sillabe.
Innanzitutto, c'è da ricordare che, a eccezione della n, non esistono le consonanti singole. Allora come fare con nomi come Stefano o Andrea? Semplice, bisogna ricordare che nel Giapponese parlato la 'u' è pronunciata molto breve e, a volte, non è nemmeno pronunciata, dando l'impressione che una sillaba come 'su' venga letta 's'. Quindi, per avere le consonanti singole, si utilizzano le sillabe con la u, ad eccezione della t e della di (non esistono i suoni tu e du, ma tsu e zu) per i quali si usano to e do. Quindi, avremo ad esempio Su-te-fa-no, A-n-do-re-a, O-ru-nel-la e così via.
Analizziamo ora i vari suoni che possiamo ottenere.
Per quanto riguarda i suoni k e g non ci dovrebbero essere dubbi. Ricordatevi solo che k e g si pronunciano sempre come le ch- e gh- dure italiane. Per avere le ci e gi dolci italiane bisogna usare i suoni ch- e j- giapponesi. Per j- usate la shi con i nigori, non la chi. Ricordatevi che non esiste la si, ma si ha la shi. Quindi non avremo Simone ma Shimone.
Siamo a circa metà della spiegazione.
Ora, ricorderete che in giapponese non esiste il suono ye e quindi non si hanno i suoni come la je di Jessica. Per ottenere questi suoni, nel katakana si può usare la e piccolina invece dei suoni in y-.
I suoni fa, fe, fi e fo si ottengono mettendo una a, e, i o o piccolina a destra della fu.
I suoni con la gn di gnomo si trascrivono come nya, nie(sempre ni con la e piccolina), nyo, nyu.
Il suono 'l' va trascritto col suono giapponese 'r'.
I suoni 'di' e 'ti' si trascrivono con 'de' e 'te' seguiti da una 'i' piccolina.
Il suono 'v' non esiste in giapponese ed è stato tradizionalmente trascritto come 'b'. Infatti, in giapponese esistono termini come 'sutobu' dall'inglese stove(stufa) e doraibu da drive(guidare). Ad ogni modo, non so da quanto, ma oggi si usa trascrivere la 'v' come una 'u' nigorizzata seguita da una a, e, i o o u piccolina, per avere i suoni va, ve, vi, vo, vu.
In italiano esistono due tipi di s: una sonora e una sorda. La s sorda si trascrive come s-, quella sonora come z-. La s italiana è sempre sorda, con l'eccezione di quando precede una consonante sonora (b, d, g dura e g dolce, l, m, n, r e v) e di quando è in posizione intervocalica (ad esempio, chiesa, Giusi, cosa, ecc.). Quindi, un nome come Giustiniano si trascrive Ju-su-te(i piccola)-ni-a-no, mentre Giuseppe come Ju-zep-pe.
Esistono due tipi di 'z', la z sonora e la z sorda.
In italiano esistono due z: una sonora e una sorda. La z sonora è quella di puzzle, quella sorda è quella di pazzo. La z sonora si trascrive come z-, quella sorda come tsu seguita da a, e, i o o piccoline per formare tsa, tse, tsi e tso.

Nel katakana, si usa spesso un trattino per indicare l'allungamento vocalico. In Giapponese, l'accento non modifica la durata della pronuncia delle sillabe. Se il nome in Italiano ha un accento molto accentuato, conviene allungare la sillaba che porta l'accento. Ad esempio, vi consiglio di scrivere un nome come Federica, che porta l'accento sulla i, come Federi-ca(qui, il trattino sta a indicare il trattino del katakana, che va fatto un po' più lungo, ma non ve lo scrivo perché non tutti i pc leggono i caratteri giapponesi).

Brevi accenni sulla trascrizione dall'Inglese

Per trascrivere dall'inglese, vigono più o meno le stesse regole, anche se mi pare che in Inglese le regole italiane sulla sonorità della s non valgano, ma non ci importa, visto che è dificile che trascriviate dall'Inglese. Gli accenni che seguono vi servono per capire in che modo trascrivere dal Giapponese all'Inglese dei nomi inglesi o americani.
Non mi viene molto in mente da suggerirvi. Vi accenno qualche suono inglese che in Italiano non esiste.
Da qui in poi, i - indicano l'allungamento vocalico.
Ad esempio, pensate alla th inglese. Per quanto mi ricordo, esistono due modi per pronunciarla: simile a una d o simile a una f. Il suono simile a una f, che si pronuncia mettendo la lingua fra i denti, si trascrive come s-. Ad esempio, il cognome inglese Smith (con la th simile alla f), si trascrive Sumisu.
È un po' difficile avere a che fare con la r in Inglese, perché ci sono parlanti che non la pronunciano e parlanti che la pronunciano, ma non sono tutte le parole quelle in cui non si pronuncia. In linea generale, ma non è vero al 100%, in Gran Bretagna si tende a non pronunciarla, mentre in America si tende a pronunciarla(comunque, dipende sempre dal parlante). Nei casi in cui c'è la possibilità di non pronunciarla, i Giapponesi non la pronunciano e allungano la vocale che precede. Ad esempio, trascrivono party come pa-ti-.
La -er in Inglese si pronuncia come ǝ*(non so se tutti i computer leggono il simbolo che precede l'asterisco: è una e ribaltata). L'asterisco sta a indicare che si può non pronunciare la r(e in giapponese non si pronuncia). La ǝ(sempre la e ribaltata) è una vocale dal suono indistinto fra la 'a' e la 'e', che i giapponesi trascrivono come una normale a. Visto che la ǝ è seguita dall'asterisco della r che non si pronuncia, le 'a' sono due. Ad esempio, in Giapponese, Saber si trascrive Seiba-.

Dovrebbe essere tutto. Se avete domande, fatele pure!^^

Edited by arkady18 - 6/5/2009, 15:12
 
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ciarashi
view post Posted on 28/4/2009, 14:12     +1   -1




scusa : quindi la "u" sono tre tratti?
 
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view post Posted on 28/4/2009, 14:44     +1   -1
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ciarashi
view post Posted on 2/5/2009, 09:49     +1   -1




ma la "he" del katakana è uguale in tutto e per tutto a quella degli hiragana?
 
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view post Posted on 2/5/2009, 14:06     +1   -1
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Dipende dal font che usi: a seconda del font, cambia qualche pixel fra le due he. Ma, in pratica, sono identiche.
 
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Kuronuma Sawako
view post Posted on 29/3/2011, 17:58     +1   -1




wow, ho appena letto la tua lezione e ti volevo fare davvero i complimenti perché sei bravissim... mi è stata davvero utile... grazie!!! ;)
 
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5 replies since 28/4/2009, 10:22   655 views
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